La scoperta di questi farmaci ha segnato una svolta fondamentale nella storia della medicina, facendo registrare una drastica diminuzione del numero delle malattie infettive causate da batteri e della mortalità ad esse legata.
Il principio su cui si basa la terapia antibiotica è rappresentato dalla cosiddetta “tossicità selettiva”, ovvero dalla capacità dell’ antibiotico di colpire in modo specifico alcuni componenti presenti nelle cellule batteriche senza creare danno alle cellule del nostro organismo.
Ci sono però due problemi da evidenziare:
- gli antibiotici, proprio per il loro meccanismo d’ azione, insieme alla benefica azione contro i batteri pericolosi per l’ uomo, alterano la composizione della “flora batterica” presente nel nostro organismo, costituita da migliaia di specie microbiche che vivono in equilibrio tra loro e che svolgono funzioni benefiche per la nostra salute;
- gli antibiotici sono capaci di indurre fenomeni di “resistenza batterica”.
L’ANTIBIOTICO E’ UN “PROIETTILE MAGICO”?
Nella seconda metà dell’ Ottocento, Paul Erlich, scienziato tra i padri della terapia antibatterica, aveva paragonato l’ antibiotico a un “proiettile magico”, in grado di colpire i batteri causa di malattia senza danneggiare quelli che, normalmente, risiedono nei vari distretti del nostro corpo.
Purtroppo questa selettività di azione nella realtà non si verifica e l’ antibiotico, svolgendo la sua azione finalizzata contro i batteri patogeni, distrugge anche tutti i batteri che, in condizioni del tutto normali, risiedono nel nostro organismo, il MICROBIOTA.
ANTIBIOTICO – RESISTENZA
Questo fenomeno insorge in una specie batterica che inizialmente era sensibile a un certo antibiotico, ma che con il passare del tempo, man mano che questo viene utilizzato e quindi viene a contatto con tale specie, determina una vera e propria selezione per cui tendono a scomparire le forme sensibili a quel particolare antibiotico per far posto alle forme “mutanti” che invece sono in grado di resistere alla sua azione.
Per rendersi conto dell’ entità e della pericolosità di questo fenomeno basti pensare che subito dopo la scoperta della penicillina oltre il 90% degli stafilococchi risultava sensibile a questo antibiotico, oggi la quasi totalità degli stafilococchi è diventata invece resistente alla penicillina, anche se fortunatamente è sensibile ad altri antibiotici. Ma per quanto ancora?!
Il fenomeno delle resistenze batteriche è allarmante perché è in continuo aumento e perché ci pone di fronte al rischio di un triste e drammatico ritorno all’ era pre-antibiotica, quando la mortalità, anche infantile, dovuta alle malattie infettive di origine batterica era molto elevata.
Quali sono ad oggi le più probabili cause di insorgenza delle resistenze batteriche?
Sicuramente un ruolo di primo piano hanno l’ abuso e l’uso scorretto degli antibiotici. Quanto spesso ci capita di sentire amici o parenti che prendono antibiotici, senza alcuna prescrizione, per accorciare il decorso di un’ influenza (che è virale)? E quanto spesso ci capita di sentire che una terapia antibiotica prescritta per cinque giorni viene ridotta o diradata perché i sintomi sono quasi scomparsi?
Dovremmo tutti, medici, pazienti e farmacisti essere più responsabili nelle prescrizioni e nelle assunzioni di questi farmaci che dovrebbero essere considerati come un bene prezioso e da proteggere.
Altra causa di insorgenza delle resistenze batteriche è l’ uso massiccio degli antibiotici negli allevamenti animali.